Sindrome metabolica
Definizione
La sindrome metabolica non indica una singola patologia, ma è un cluster (insieme di fattori predisponenti) di fattori di rischio cardio-metabolico. Questi, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevata (tale rischio è da due a quattro volte superiore rispetto alle persone normali) per malattie croniche multiple, tra cui neoplasie, malattie cardiovascolari, renali, oculari e metaboliche (diabete, steatosi epatica).
Tabella di valutazione del rischio
Fattori di rischio | Ipertensione lieve | Ipertensione moderata | Ipertensione grave |
---|---|---|---|
0 | rischio BASSO | rischio MEDIO | rischio ALTO |
1 – 2 | rischio MEDIO | rischio MEDIO | rischio MOLTO ALTO |
3 o + , o diabete | rischio ALTO | rischio ALTO | rischio MOLTO ALTO |
Altre condizioni cliniche associate | rischio MOLTO ALTO | rischio MOLTO ALTO | rischio MOLTO ALTO |
La sindrome metabolica si definisce quando sono presenti almeno tre delle seguenti condizioni:
- obesità (centrale o viscerale)
- ipertensione arteriosa (PAS > 130 mmHg, PAD > 85 mmHg)
- bassi valori di HDL (uomo: < 40 mg/dL; donna: < 50 mg/dL)
- alti valori di trigliceridi (> 150 mg/dL)
- alterata glicemia a digiuno (a digiuno > 100 mg/dL) ed insulino-resistenza
Epidemiologia
Secondo i criteri OMS, la prevalenza della sindrome varia dal 2 al 15%, a seconda della popolazione e dell’età considerate. Uno studio americano ha evidenziato come, negli adulti, la prevalenza della sindrome metabolica abbia avuto una crescita di oltre il 35% negli ultimi decenni, aumentando dal 25,3% (fine degli anni ’80) al 34,2% (2012). E’ stato dimostrato, inoltre, come il basso livello di istruzione (RR 1.56) e l’età avanzata (RR 1.73) siano associati, indipendentemente, ad un aumentato rischio di sviluppo della sindrome metabolica. L’incidenza della sindrome metabolica è frequentemente sovrapponibile a quella di patologie quali l’obesità e il diabete mellito tipo 2.
Eziologia
Pur non essendo l’eziologia, ad oggi, chiara nel suo completo formalismo, quasi indubbiamente essa è di tipo multifattoriale.
I principali punti chiave dell’eziologia sono:
- fattori genetici
- associazione con sovrappeso e/o obesità (centrale o viscerale): l’eccesso di grasso addominale, - alto rapporto vita-fianchi e basso rapporto muscolo-massa grassa aumentano il rischio
- insulino-resistenza, iperinsulinemia, metabolismo del glucosio alterato e diabete mellito tipo 2
- dislipidemie
- ipertensione
- stile di vita: ridotta attività fisica, alimentazione scorretta (ricca di lipidi e zuccheri semplici), abuso di alcol, fumo
- età avanzata
- infiammazione sistemica: spesso aumentati markers come proteina C-reattiva, fibrinogeno, IL-6, - TNF-α ed altri
- disfunzione endoteliale, aterosclerosi
Prevenzione e trattamento
La prevenzione e trattamento di basano su: dieta sana ed esercizio fisico.
Il modo migliore per trattare la sindrome metabolica è infatti diminuire la sedentarietà , eseguendo attività fisica, e ridurre il proprio peso corporeo. Ruolo di assoluto primo piano lo hanno quindi semplici e facilmente attuabili miglioramenti di diversi aspetti che compongono lo stile di vita del soggetto: sedentarietà ed attività fisica, alimentazione.
L’attività fisica, che deve divenire abitudine quotidiana, può essere, ad esempio, aumentata con una camminata, meglio se di buon passo e per almeno 30 min, una pedalata, e con qualche accorgimento, come il preferire le scale all'ascensore piuttosto che parcheggiare l’auto più lontano del solito e recarsi a piedi.
Un approccio ottimale alla gestione del problema si basa anche su una dieta sana. Raccomandata un’alimentazione equilibrata, che si basi sulle linee guida della dieta mediterranea, contenendo le calorie al fine di perdere il peso corporeo in eccesso (indicata una riduzione del peso del 5-10% fino ad un BMI normale).
Il trattamento farmacologico disponibile, se necessario, è molto efficace e si basa su farmaci per il trattamento dell’ipertensione (es. diuretici, sartani, ACEi), farmaci per diminuire colesterolo e trigliceridi (es. statine, ezetimibe), farmaci per ridurre la glicemia (es. metformina, insulina).