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Prevenzione: esame del fundus oculi

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Nella prevenzione terziaria 1 del diabete, il controllo del fundus oculi (fondo oculare) è uno degli esami che viene maggiormente prescritto. La retinopatia diabetica, infatti, è una della complicanze microvascolari della patologia tra le più temute. E' un esame prescrivibile a carico del SSN, per i pazienti diabetici in possesso dell'esenzione 013 (95.09.1: Esame del Fundus Oculi).

Esame del fundus oculi

L'indagine diagnostica viene eseguita da uno medico specialista in oftalmologia (medico oculista) che si avvale di un oftalmoscopio e/o lampada a fessura, di lenti e di una soluzione ad effetto midriatico (dilatazione della pupilla) che viene applicata qualche minuto prima dell'osservazione. L'esame può essere anche eseguito in camera scura senza instillazione di collirio, ma l'utilizzo dello stesso comporta un maggior riscontro di anomalie 2. L'effetto persiste fin'anche a 60 minuti, comportando una visione offuscata per un tempo limitato anche dopo la fine dell'esame.

La procedura dura pochi minuti, assolutamente indolore e permette di esaminare le strutture interne del bulbo oculare, consentendo di valutare lo stato della parte posteriore dell'occhio (posteriore a iride e cristallino), ossia il corpo vitreo, la retina (centrale/maculare e periferica) e la papilla del nervo ottico.

Retinopatia diabetica

Nel caso del diabete mellito, il principale oggetto di osservazione è l'assenza di lesioni riferibili alla retinopatia diabetica, patologia su base vascolare a carico della retina che si manifesta in soggetti affetti da patologia diabetica. E’ la principale forma di cecità in soggetti adulti e dipende da: durata del diabete, livelli glicemici medi, livelli di pressione arteriosa. Si riscontrano differenti stati di retinopatia diabetica: non proliferante, pre-proliferante, proliferante. Esiste inoltre un quadro a sé stante, l’edema maculare, piuttosto rischioso per l’acuità visiva in quanto colpisce la macula (regione della retina a più alta densità di fotorecettori, che permette la visione distinta) e questo quadro si può associare a retinopatia non proliferante o proliferante; è la causa più frequente di perdita della funzione visiva da retinopatia diabetica.

Screening

Per quanto riguarda le tempistiche, le linee guida suggeriscono:

Tipo di Diabete Screening (esame oftalmologico in midriasi)
Mellito Tipo 1 dopo 5 anni dalla diagnosi, poi ogni 1-2 anni
Mellito Tipo 2 al momento della diagnosi, poi ogni 1-2 anni
Donna in gravidanza
(DM1 o DM2)
controllo all’inizio della gravidanza, trimestrale durante e infine al termine



  1. La prevenzione si distingue in primaria, secondaria e terziaria. Molto brevemente, la prima ha come bersaglio le cause delle patologie (es. stile di vita, fumo, esposizioni ambientali, ...), la seconda una diagnosi precoce (es. screening), la terza la prevenzione delle complicanze una volta instaurata la patologia.↩

  2. Siegel BS, Thompson AK, Yolton DP, Reinke AR, Yolton RL. A comparison of diagnostic outcomes with and without pupillary dilatation. J Am Optom Assoc. 1990 Jan;61(1):25-34. PMID: 2319090↩

#complicanze #tipo 1 #tipo 2