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La nefropatia diabetica

  1. Come complicanza
  2. Approfondimento
  3. Cenni di terapia

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Come complicanza

E’ asintomatica per molti anni. Deve quindi essere ricercata mediante screening annuale (albuminuria, eGFR) nel diabete tipo 1 a partire da 5 anni dalla diagnosi, mentre nel diabete tipo 2 a partire dalla diagnosi. E’ una complicanza che può essere diagnosticata per tempo solo se ricercata in assenza di sintomi, al pari della retinopatia e della neuropatia.


Tipo di Diabete Programma di Screening
Mellito tipo 1 a partire da 5 anni dopo la diagnosi
Mellito tipo 2 a partire dalla diagnosi

Approfondimento

La nefropatia diabetica è una forma di danno renale, di tipo cronico, che può portare ad un’insufficienza renale terminale. Diverse sono le condizioni che concorrono a tale danno: glomerulosclerosi, necrosi papillare (microangiopatia con ischemia e necrosi) e pielonefrite acuta (dovuta ad una maggiore tendenza nel diabetico a sviluppare infezioni del tratto urinario).

C’è una fase, nella storia naturale dello sviluppo della nefropatia diabetica, in cui inizialmente il rene cerca in qualche modo di compensare attraverso un’iperfiltrazione e riesce così a sopperire ad una sua difficoltà iniziale. Nel frattempo, progredendo l’escrezione urinaria di albumina, questa situazione tende a declinare ed incomincia a decrementarsi anche il filtrato glomerulare. Prima viene identificato il problema e prima si riescono a prendere i corretti provvedimenti e ad evitare la progressione di questa condizione (importante anche per la prevenzione cardiovascolare).

E’ molto diffusa: gli annali AMD del 2018 illustrano come il 26.1% delle persone con diabete mellito di tipo 1 e quasi il 42% delle persone con diabete mellito di tipo 2 presentino una alterazione dell’albuminuria (micro o macro), ma tutto questo dipende dalla precocità con cui abbiamo identificato il problema. Nei dati della riduzione del filtrato glomerulare, le persone con una riduzione già patologica del filtrato renale sono 7.4% [1.6 (< 30 ml/min) + 5.8 (< 60 ml/min)] nel tipo 1 ed 26.1% [3.9 (< 30 ml/min) + 22.2 (< 60 ml/min)] nel tipo 2.

Cenni di terapia

Le linee guida più recenti oltre a valorizzare l’importanza del controllo metabolico sottolineano anche l’importanza di valorizzare le risorse terapeutiche (farmaci SGLT2i) che, oltre a ottenere un ottimale controllo glicometabolico, sono anche in grado di determinare anche una nefroprotezione.

Gli Standard di Cura (ADA, 2022) sottolineano anche in questa complicanza l’importanza dell’organizzazione, poiché stratificando le persone con diabete in classi di rischio in base alla riduzione del GFR e albuminuria possiamo attivare degli algoritmi in grado di definire quale sia la soluzione migliore per risolvere e/o rallentare il problema.

#complicanze