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Insulina ed analoghi

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Insulina come farmaco oggi

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Introduzione

Cenni storici

L’insulina ed il suo ruolo nel trattamento del diabete vengono evidenziati nel 1922, da parte di Banting, McLeod e Best, ricercatori dell’Università di Toronto, sulla base di precedenti esperimenti di Paulescu. Banting e McLeod vengono successivamente insigniti nel 1923 del premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina grazie alle loro scoperte. Il termine insulina tuttavia fu assegnato alla molecola anni prima, all’inizio del Novecento, dal momento in cui si postulò la possibile esistenza di una eventuale sostanza prodotta dalle isole (insule) di Langerhans pancreatiche.

Cenni biochimici e fisiologia

L’insulina è una proteina sintetizzata e secreta dalle beta-cellule pancreatiche, il più numeroso sottotipo di cellule che compone gli isolotti del Langerhans. Viene sintetizzata come pre-pro-insulina e successivamente, attraverso processi di maturazione intracellulari, viene immagazzinata in vescicole come pro-insulina, costituita da due catene di rispettivamente 21 (catena A) e 30 aminoacidi (catena B), le quali sono unite da un peptide di coniugazione, noto come peptide C.

Tale peptide viene liberato, nel momento in cui viene secreta insulina all’esterno della cellula, in quantità equimolari rispetto all’ormone, potendo essere così utilizzato nella pratica clinica come marker indiretto della secrezione insulinica pancreatica (marker della funzionalità insulare).

Le principali funzioni dell’insulina sono:

Insulina come farmaco oggi

Attualmente, le insuline che vengono utilizzate come trattamento nel diabete mellito tipo 1 (unica terapia ad oggi disponibile) e, meno frequentemente, nel diabete mellito tipo 2 sono note come analoghi dell’insulina, ossia sostanze prodotte attraverso la tecnica del DNA ricombinante. Questi differiscono dall’insulina umana in quanto vengono coniugate con molecole che ne modificano l’ADME (Assorbimento, Distribuzione, Metabolismo, Escrezione), permettendo così di ottenere insuline a diversa emivita e rapidità di azione: ultrarapide, rapide, intermedie, bifasiche, lente, ultralente. Le prime due vengono utilizzate come insuline prandiali (bolo insulinico ai pasti; nel microinfusore anche come basale), le ultime come insuline basali.

Insuline ultrarapide. Sono rappresentate, ad oggi, dalla Fiasp, ossia l’insulina aspart fast prodotta dalla casa farmaceutica NovoNordisk; va somministrata subito prima del pasto e viene riscontrata in circolo già dopo 4 min dall’iniezione sottocutanea. Nel corso del 2022-2023 entrerà in commercio anche la Lyumjev (insulina lispro fast, prodotta da Eli Lilly), con le medesime caratteristiche della precedente.

Insuline rapide. Comprendono: insulina aspart (NovoRapid prodotta dalla NovoNordisk); insulina lispro (Humalog prodotta dalla Eli Lilly), insulina glulisina (Apidra prodotta dalla Sanofi-Aventis). Queste rispetto alle ultrarapide hanno una rapidità di azione minore (inizio d’azione: 10-15 min), ma una emivita leggermente superiore (3-4 ore, rispetto alle 2-3 delle ultrarapide).

Insuline lente ed ultralente. Includono: insulina glargina U-100 (Lantus, Sanofi-Aventis) e U-300 (Toujeo, Sanofi), insulina degludec (Tresiba, NovoNordisk). Il loro inizio d’azione dalla somministrazione si aggira intorno alle 2-3 ore per la Lantus e 4-5 ore per le altre due, con durate che possono superare le 24 ore.

Infine, le insuline umana regolare (short-acting: Humulin R), intermedia NPH (Humulin I) e detemir (Levimir), e le miscelate (bifasiche: Humulin mix, Novomix, Humalog mix) sono oggi poco usate.


Nome (insulina) Nome Commerciale Emivita (durata, ore)
Aspart fast FiAsp 2-3
Lispro fast Lyumjev 2-3
Lispro Humalog 3-4
Aspart NovoRapid 3-4
Glulisina Apidra 3-4

Nome (insulina) Nome Commerciale Emivita (durata, ore)
Glargina U-100 Lantus 18-24
Glargina U-300 Toujeo > 24
Degludec Tresiba > 24

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