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Iniezione d’insulina: dove e come

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Oltre all’accurata misurazione della glicemia, è fondamentale utilizzare il dosaggio ottimale di insulina. Un dosaggio e assorbimento adeguati, la prevenzione di somministrazioni intramuscolo e un gesto pressoché indolore sono tutti fattori estremamente importanti.

Un lunghezza corretta dell’ago, una tecnica idonea di iniezione e la scelta del corretto sito di iniezione dell’insulina sono fondamentali per la corretta somministrazione del farmaco.

Dove: siti di iniezione

I siti adatti all'iniezione sono 4: addome, cosce, braccia, glutei.

L’addome è generalmente la regione in cui l’assorbimento ha la velocità maggiore, seguito dal braccio e infine dalla coscia e regione sovraglutea.

La localizzazione dipende dal tipo di insulina che il soggetto deve iniettarsi. Le localizzazioni consigliate per l’insulina prandiale (rapida, ultrarapida) sono: addome, regione anteriore della coscia e postero-laterale del braccio, dove il sottocute è più spesso evitando il muscolo. Le localizzazioni invece in cui viene suggerita la somministrazione dell’insulina basale sono: regione laterale della coscia e regione sovraglutea.

Per evitare la formazione di lipodistrofie, che, oltre ad essere degli inestetismi cutanei, comportano difficoltà nella somministrazione ed assorbimento del farmaco, è importante procedere alla rotazione dei siti di iniezione. Ogni somministrazione va separata dalla precedente di almeno 1 cm e bisogna variare la localizzazione. Diversi sono gli schemi mnemonici che possiamo utilizzare. Ad esempio, si può utilizzare il braccio per la somministrazione del bolo colazione, l’addome per il bolo pranzo e infine la coscia per il bolo cena. Oppure si può scegliere di dividere l’addome e le cosce in quattro zone e procedere in senso orario cambiando ogni volta la localizzazione.

Evitare inoltre nella somministrazione addominale di utilizzare la regione di cute intorno all’ombelico, distanziandosi di circa 3-4 cm (circa due dita), e in quella sulla coscia rimanere superiore al ginocchio di almeno 10 cm (circa cinque dita). Consigliata in tutte le zone le regioni con lesioni e/o cicatrici che potrebbero influenzare la somministrazione ed assorbimento.

Come: metodologia d’iniezione

Normalmente, con l’utilizzo di un ago 32G 4 mm (lunghezza efficace, sicura e meno dolorosa possibile) non è richiesto sollevare una plica di cute per l’iniezione al fine di effettuarla correttamente nel tessuto sottocutaneo. La lunghezza di 4 mm dell’ago permette già da sola di raggiungere esclusivamente il tessuto sottocutaneo e non quello muscolare.

Bisogna prestare attenzione perché una eventuale iniezione intramuscolo, data la maggiore vascolarizzazione di tale comparto, velocizzerebbe i tempi di assorbimento: questo può essere utile quasi esclusivamente nella somministrazione in emergenza ipoglicemica del glucagone. La tecnica della plica, tuttavia, non ha una controindicazione assoluta e riveste un ruolo soprattutto nel bambino o nel soggetto molto magro, laddove vi sia una minor presenza di adipe. Talvolta, se si utilizzano erroneamente aghi di lunghezza maggiore (6mm – 8mm, come erano in uso un tempo) può essere necessario, oltre alla plica cutanea, inserire l’ago a 45° rispetto al piano cutaneo; normalmente, invece, l’ago va inserito rimanendo perpendicolari alla superficie della cute (90°).

Plica: formare una piega cutanea utilizzando pollice e indice. Non pizzicare la cute troppo in profondità e non afferrare troppo tessuto per evitare di comprendere il muscolo sottostante. Il sito di iniezione deve essere morbido e sufficientemente grande da poterci inserire comodamente l’ago.

Selezionato il numero di unità da somministrare (contare gli scatti della ghiera sul pulsante) e posizionato l’ago, quest’ultimo deve essere inserito esclusivamente una volta. Se si sbaglia posizionamento o per qualsivoglia motivo l’ago venga estratto prima della somministrazione è consigliato sostituire lo stesso per motivi igienici e poiché, anche dopo un singolo inserimento, l’ago tende a divenire a punta smussa. Non riutilizzare mai un ago già utilizzato, pena traumatismo nell’inserzione e rischio infettivo.

Una volta inserito l’ago, il pulsante e lo stantuffo per la somministrazione (posizionato sull’apice della penna) vanno premuti con il pollice in modo sicuro, uniforme ma delicato fino al termine della loro corsa. Lasciare inserito l’ago mantenendo il pulsante premuto per 5-10 secondi. Infine estrarre l’ago. Con cautela rimuovere quest’ultimo dopo aver posizionato il cappuccio protettivo e scartarlo secondo le disposizioni del proprio Comune. Queste indicazioni generali sulla somministrazione posso talvolta variare leggermente in base al prodotto che si utilizza, quindi è sempre consigliato leggere il foglietto illustrativo prima dell’utilizzo e chiedere consiglio alla propria diabetologia di riferimento.

#insulina #terapia