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Fattore di sensibilità insulinica: cos’è, come si calcola e come si utilizza

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Il fattore di sensibilità insulinica indica l’efficacia nella riduzione della glicemia da parte di 1 UI di insulina. Questo fattore varia da soggetto a soggetto ed è utile per effettuare correzioni della glicemia nei periodo extra-prandiali o per aggiustare, sempre in funzione della glicemia, il bolo pre-prandiale (che si basa, oltre che su tale fattore, sul rapporto I/CHO e sul quantitativo di carboidrati ingerito con il pasto).

Il fattore è calcolato, insieme al proprio diabetologo, attraverso la “regola del 1800”, per chi usa gli analoghi rapidi dell’insulina, o “del 1500”, per chi usa l’insulina regolare.

1800 : dose totale di insulina giornaliera (insulina basale + analogo rapido)

1500 : dose totale di insulina giornaliere (insulina basale + insulina regolare)

Queste formule e il loro risultato (il fattore di sensibilità insulinica), ci permettono di stimare quante UI di insulina saranno necessarie per riportare la glicemia al valore desiderato.

Esempio. Paolo segue uno schema di terapia insulinica che prevede la somministrazione di 60 UI di insulina al giorno (basale + rapida); prima del pasto si riscontra un valore di glicemia pari a 250 mg/dl. Per calcolare quante unità supplementari Paolo dovrà tenere in considerazione, oltre a quelle necessarie per il pasto (se la correzione avviene insieme al bolo), o in ogni caso quante unità di insulina saranno necessarie per ritornare al valore target di glicemia di 100 mg/dl occorre calcolare il valore di sensibilità insulinica del soggetto.

1800 / 60 UI = 30; ogni UI di analogo rapido abbasserà la glicemia di circa 30 mg/dl (fattore di sensibilità insulinica: 1:30).

Paolo dovrà quindi somministrarsi: 250 mg/dl (glicemia di partenza) – 100 mg/dl (glicemia target) = 150 mg/dl (glicemia da correggere) 150 mg/dl : 30 (fattore di sensibilità insulinica) = 2.5 UI (unità necessarie per la correzione)

Se Paolo si trovasse in una condizione di glicemia di partenza pari a 250 mg/dl e di bolo preprandiale che richiede la somministrazione di 10 UI di insulina per il pasto che consumerà, alle 10 UI andranno aggiunte le 2.5 UI di correzione; Paolo dovrà quindi somministrarsi complessivamente 12.5 UI di analogo rapido.

Per il caso di Paolo possiamo quindi stilare per semplicità una tabella:

Glicemia di partenza Obiettivo glicemia: 100 mg/dl
< 130 mg/dl No correzione necessaria
130 – 160 mg/dl + 1 UI (oltre bolo prandiale)
160 – 190 mg/dl + 2 UI
190 – 220 mg/dl + 3 UI
220 – 250 mg/dl + 4 UI
250 – 280 mg/dl + 5 UI
> 280 mg/dl + 6 UI

#dieta #insulina