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Le emergenze metaboliche

  1. Chetoacidosi (DKA)
  2. Stato iperglicemico iperosmolare (HSS)
  3. Coma ipoglicemico

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Le principali emergenze metaboliche che possono caratterizzare il soggetto diabetico sono:

Chetoacidosi (DKA) e coma chetoacidosico

E' una complicanza acuta del diabete mellito tipo 1 e in alcuni casi anche del tipo 2. E’ legata ad una carenza assoluta o pressoché assoluta di insulina. E’ una condizione caratterizzata da severa iperglicemia, da produzione di corpi chetonici e da acidosi sistemica. Si sviluppa solitamente in modo molto rapido.

Segni e sintomi: poliuria e polidipsia, nausea e vomito, astenia, anoressia, dolori addominali, dispnea, disturbi del visus, depressione delle funzioni mentali (sopore → coma); disidratazione, secchezza delle mucose, globi oculari ipotonici, riduzione dell’elasticità cutanea, alito acetonico, iperpnea / respiro di Kussmaul, ipotensione, tachicardia, addome acuto, calo ponderale, bassa temperatura.

Dati di laboratorio: iperglicemia, chetonemia (>5 mM) e chetonuria (+++), glicosuria, aumento FFA, iperazotemia, ipercreatininemia, iperuricemia, aumento gap anionico (>15 mEq/l), riduzione pH arterioso (acidosi metabolica), aumento ematocrito, leucocitosi neutrofila, osmolarità > 300 mOsm/l.

Stato iperglicemico iperosmolare (HSS)

Tipico del diabete mellito di tipo 2 e specifico soprattutto del tipo 2 ignorato / misconosciuto. E' legato ad una carenza di insulina, severa ma non assoluta, che determina una iperglicemia molto elevata (più alta generalmente della DKA). E’ caratterizzato da una iperosmolarità con una enorme eliminazione di liquidi a livello urinario, ma non sono prodotti corpi chetoni. Ha un’evoluzione più subdola, che deriva da uno sviluppo della condizione nel corso di giorni/settimane.

Quadro clinico: età avanzata, poliuria e polidipsia, astenia ed anoressia, distensione gastrica, nausea, vomito, debolezza muscolare, dimagramento, grave disidratazione (secchezza delle mucose, globi oculari ipotonici, riduzione dell’elasticità cutanea), ipotensione, shock, tachicardia, iperpnea; i segni neurologici includono turbe dello stato di coscienza (sopore, convulsioni → coma), afasia, emianopsia omonima, emiparesi, deficit emilaterale della sensibilità, nistagmo.

Dati di laboratorio: iperglicemia, normo o ipernatriemia, iperazotemia, ipercreatininemia, iperuricemia, assenza di corpi chetonici, normale pH arterioso, aumento dell’ematocrito, leucocitosi neutrofila, osmolalità > 320 mOsm/l.

Coma ipoglicemico

Condizione di severa ipoglicemia (livello 3: alterazioni della coscienza e richiesto un intervento di una terza persona per il trattamento), con valori di glicemia < 20 mg/dl. I sintomi sono neurovegetativi al di sotto dei 50 mg/dl con conseguenti effetti adrenergici ed effetti glucagonici. Al di sotto dei 40 mg/dl i sintomi divengono neuroglicopenici e convulsioni / coma al di sotto dei 20 mg/dl. L’ipoglicemia non è legata solo al diabete o alla terapia insulinica, ma si diagnostica quando presente la triade di Whipple (glicemia < 50 mg/dl, sintomi compatibili con la diagnosi, risoluzione dei sintomi in seguito alla somministrazione di glucosio).

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