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Dieta priva di carboidrati: dannosa!

Indice dei contenuti

  1. Discussione
  2. Studi
  3. Conclusioni

Discussione

Se l'elevata assunzione di carboidrati è facilmente classificabile come un comportamento dannoso, la ridotta assunzione degli stessi spesso viene vista in modo positivo. Le diete a basso o nullo contenuto di carboidrati, che limitano i carboidrati a favore di un maggiore apporto di proteine e/o grassi sono, purtroppo, una strategia per la perdita di peso oggigiorno piuttosto popolare. In pratica, le diete a basso contenuto di carboidrati che sostituiscono i carboidrati con un maggiore apporto di proteine o grassi hanno guadagnato notevole popolarità grazie alla loro capacità di indurre perdita di peso a breve termine, nonostante dati incompleti e contrastanti riguardanti i loro effetti a lungo termine sulla salute. Alla luce dell’epidemia mondiale di obesità e della diffusa popolarità delle diete a basso contenuto di carboidrati, l’esplorazione dei loro risultati sulla salute a lungo termine è di importanza clinica. Infatti, l’effetto a lungo termine della restrizione dei carboidrati sulla mortalità è controverso e potrebbe dipendere dalla sostituzione dei carboidrati alimentari con proteine e grassi di derivazione vegetale piuttosto che animale.

Inoltre, secondo quanto riscontrato in passato, le diete a basso contenuto di carboidrati e la loro combinazione con diete ad alto contenuto proteico migliorerebbero i fattori di rischio cardiovascolare a breve termine, riducendo così la mortalità e le malattie cardiovascolari incidenti. Tuttavia, recenti studi di coorte non hanno supportato questa ipotesi e i loro benefici e rischi per la salute a lungo termine rimangono controversi. Infatti, le diete a basso contenuto di carboidrati tendono a comportare una riduzione dell’assunzione di fibre e frutta e un aumento dell’assunzione di proteine di origine animale, colesterolo e grassi saturi, che sono tutti fattori di rischio per mortalità e malattie cardiovascolari.

Nei soggetti adulti, i modelli dietetici caratterizzati sia da un basso consumo di carboidrati (<40% dell’energia) che da un alto consumo degli stessi (>70% dell’energia) sono associati ad un aumento del rischio di mortalità e ad una minore durata di vita residua, con un rischio minimo osservato con il 50-55% di energia proveniente da carboidrati. Questi risultati riflettono una relazione a forma di U tra assunzione di carboidrati e mortalità e sono stati corroborati da dati provenienti da coorti nordamericane, europee, asiatiche e multinazionali (la gamma di assunzione di carboidrati varia in base a fattori geografici e socioeconomici; la percentuale di energia derivante dai carboidrati è inferiore negli studi di coorte nordamericani ed europei (valori medi generalmente ≤ 50%) rispetto alle coorti asiatiche o multinazionali, che comprendono in gran parte paesi a basso e medio reddito (valori medi > 60%)). Ulteriormente, modelli dietetici a basso contenuto di carboidrati che sostituiscono l’energia proveniente dai carboidrati con energia proveniente da proteine o grassi di origine animale sono associati a rischi maggiori, mentre questa associazione è stata invertita quando l’energia proveniente dai carboidrati è stata sostituita con proteine o grassi di origine vegetale. Questi dati suggeriscono quindi che la fonte delle proteine e dei grassi sostitutivi dei carboidrati nella dieta possa modificare notevolmente la relazione tra l'assunzione di carboidrati e la mortalità.

Studi

Risultati di diversi studi:

Conclusioni

Si sono accumulate nel tempo prove che suggeriscono che le diete a basso contenuto di carboidrati e la loro combinazione con diete ad alto contenuto proteico siano efficaci nella perdita di peso e possano avere effetti favorevoli a breve termine sui marcatori di rischio cardiovascolare Le diete a basso contenuto di carboidrati potrebbero essere sicure e valide dal punto di vista nutrizionale nella misura in cui i carboidrati introdotti con la dieta siano quelli semplici e raffinati e nel contempo la principale fonte di proteine siano i vegetali. Nonostante questi fatti, in studi su diete a basso contenuto di carboidrati recentemente non si sono riscontrati in realtà benefici cardiovascolari, ma viceversa un potenziale danno per la salute a lungo termine quando la qualità nutrizionale di grassi e proteine non viene presa in considerazione. Le analisi dei sottogruppi hanno suggerito infatti che le diete a basso contenuto di carboidrati potrebbero aumentare il rischio di mortalità e malattie cardiovascolari nei modelli dietetici a base animale, mentre potrebbero ridurre il rischio nelle diete a base vegetale. Le diete a basso contenuto di carboidrati possono essere collegate a una serie di altri problemi di salute cronici: un rischio positivo di cancro è stato correlato all'assunzione di proteine animali, e al consumo di carne rossa e lavorata. Si sa poco sulle conseguenze delle diete a basso contenuto di carboidrati rispetto alle malattie renali, all'osteoporosi e alle condizioni mentali.

Dato che le diete a basso contenuto di carboidrati sono probabilmente poco sicure e che la restrizione calorica ha dimostrato di essere efficace nella perdita di peso indipendentemente dalla composizione nutrizionale, sarebbe prudente, alla luce delle presenti evidenze, non raccomandare diete a basso contenuto di carboidrati. Sono chiaramente necessari ulteriori studi dettagliati per valutare tali diete e più nel dettaglio l’effetto delle diverse fonti proteiche.


Punti chiave




È importante notare, tuttavia, che la maggior parte degli studi hanno riportato il rischio di mortalità in base all'assunzione di carboidrati specifici delle popolazioni studiate, pertanto, gli effetti dell’assunzione di carboidrati possono dipendere dall’intervallo di riferimento per una data popolazione. Inoltre, la maggior parte delle analisi sull’assunzione di carboidrati non hanno tenuto conto dei potenziali effetti di specifiche fonti alimentari (ad esempio, di origine animale rispetto a quelle vegetali) che vengono utilizzate per sostituire l’assunzione di carboidrati in contesti a basso apporto di carboidrati.

  1. SB Seidelmann, BClaggett, SCheng, M Henglin, A Shah, LM Steffen, A R Folsom, EB Rimm, WC Willett, SD Solomon: Dietary carbohydrate intake and mortality: a prospective cohort study and meta-analysis. Lancet Public Health, 2018.

  2. Mahshid Dehghan et al., Prospective Urban Rural Epidemiology (PURE) study investigators: Associations of fats and carbohydrate intake with cardiovascular disease and mortality in 18 countries from five continents (PURE): a prospective cohort study. Lancet, 2017

  3. TT Fung, RM van Dam, SE Hankinson, WC Willett: Low-carbohydrate diets and all-cause and cause-specific mortality: Two cohort Studies. Ann Intern Med, 2010.

  4. H Noto, A Goto, T Tsujimoto, M Noda: Low-Carbohydrate Diets and All-Cause Mortality: A Systematic Review and Meta-Analysis of Observational Studies. PLoS One, 2013

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