Diabete e patente di guida
Introduzione
Occorre, innanzitutto, precisare come il diabete non costituisca una controindicazione per l’ottenimento o il rinnovo della patente di guida. Necessita tuttavia di alcune attenzioni, soprattutto se il soggetto è in trattamento con farmaci che posso determinare crisi ipoglicemiche.
Per il soggetto diabetico sarà necessario, al momento del rinnovo e della visita con l’ufficiale medico responsabile del rilascio della patente, presentare un certificato (scheda di valutazione diabetologica) redatto dalla propria diabetologia.
Scheda di valutazione diabetologica
Tale certificato non deve avere una data antecedente i 90 giorni rispetto al momento del rinnovo e indicherà :
- tipo di diabete, data di diagnosi
- terapia anti-diabetica (dietetica, farmacologica)
- eventuali complicanze
- dosaggio dell’HbA1c (per valutare il controllo glicemico nei mesi precedenti)
- ricorrenza di episodi di ipoglicemia, di ipoglicemia grave e presenza di adeguato automonitoraggio glicemico
- giudizio sulla qualità del controllo glicemico, circa la capacità di gestione dell’ipoglicemia, sulla conoscenza dei rischi connessi all’ipoglicemia
- giudizio conclusivo sul profilo attribuibile al rischio per la sicurezza alla guida (basso, medio, elevato)
I pazienti diabetici, quindi, nelle condizione di adeguato compenso, potranno ottenere il rilascio o il rinnovo della patente al pari di tutti gli altri cittadini. L’unica differenza consiste nella necessità di munirsi della suddetta scheda di valutazione diabetologica.
Il rilascio della patente, infatti, come ormai sarà chiaro, è secondario alla valutazione del rischio per la sicurezza stradale da parte del medico diabetologo e della commissione sanitaria. Questo rischio può essere classificato come:
- basso: l’iter per il rinnovo è lo stesso di chi non è affetto dalla malattia;
- medio: la durata della patente sarà pari a 5 anni per chi ha un’ètà inferiore ai 50 anni, di 3 per chi ha dai 50 ai 70 anni e di 1 per chi ha più di 70 anni;
- elevato: la valutazione dell’idoneità spetta alla commissione medica.
Bisogna tenere quindi presente che, qualora venga rilevata la presenza di complicanze, il medico accertatore, a seconda della tipologia e della severità delle stesse, può ridurre la validità della patente e/o inviare il paziente alla valutazione della commissione medica locale/provinciale.
Conclusione
In conclusione, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio diabetologo o alla propria diabetologia di riferimento in quanto a contatto quotidianemente con lo svolgimento di queste pratiche. Saranno loro infatti a predisporre esami e visite (esami ematochimici, esame del fundus oculi, visita diabetologica, …) necessari per la valutazione del paziente diabetico e ad indicare con chiarezza i documenti utile al fine del rilascio della patente.