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Conta dei carboidrati

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Il conteggio
  3. Conta e rapporto I/CHO
  4. Consigli Utili

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Introduzione

Il calcolo, o conta, dei carboidrati (CHO) è uno strumento cardine nel repertorio del diabetico, specialmente se affetto da diabete mellito tipo 1, nell’approcio alla dieta e alla terapia.

Questo calcolo, insieme alla conoscenza del proprio rapporto insulina/carboidrati (spesso abbreviato I/CHO), permette di somministrare la giusta dose di insulina come bolo pre-prandiale, ossia la quantitĂ  di insulina che il soggetto deve somministrarsi subito (o pochi minuti) prima del pasto e contenente le unitĂ  di farmaco sufficienti alla metabolizzazione del pasto che andrĂ  a consumare.

L’introduzione del concetto “insulina/carboidrati”, oggi considerato quasi basilare, non va in alcun modo sottovalutata. Tale rapporto ha permesso, infatti, una maggiore libertà nelle scelte alimentari del soggetto diabetico in terapia insulinica, non obbligando più a pasti standardizzati e sempre uguali (pasti a contenuto fisso e noto di carboidrati, che in alcuni rari casi possono tutt’oggi ancora rivestire un certo ruolo).

Il conteggio

Nel counting dei carboidrati possono tornare utili applicazioni ideate per lo specifico scopo, la consultazione delle tabelle nutrizionale CREA, così come l’osservazione delle etichette nutrizionali riportate sulle confezioni degli alimenti stessi.

Per decreto legislativo, tali etichette, oltre ad altre interessanti informazioni, contengono tabelle nutrizionali che riportano i macro, e talvolta anche micro-nutrienti, contenuti in 100 gr di alimento; non infrequentemente il produttore indica anche tali valori normalizzati per dose / confezione / pacchetto / porzione. Come dichiara l’Istituto Superiore di Sanità, per legge è infatti obbligatoria l’indicazione negli alimenti confezionati di almeno (per 100 gr / ml): valore energetico (kJ e kCal); quantità di: grassi (e di acidi grassi saturi), carboidrati (e di zuccheri), proteine, sale.

Molto importante è, soprattutto per il soggetto diabetico, soffermarsi sulla quantità dei carboidrati, di cui occorre fare una fondamentale precisazione: i carboidrati che vanno tenuti in considerazione durante la conta non sono solo quelli sotto la dicitura zuccheri, bensì i carboidrati totali. La dicitura zuccheri, infatti, aiuta solamente a comprendere quanti dei carboidrati contenuti nell’alimento siano carboidrati (o zuccheri) semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio) rispetto al totale.

Tabelle nutrizionali di alimenti ad esempio per il counting dei carboidrati

Pasta secca (di semola di
grano duro)
Zucchine (scure, crude)
100 gr per porzione
(80 gr)
100 gr per porzione
(200 gr)
314 kcal 273 kcal valore
energetico
17 kcal 34 kcal
1,2 gr 1,0 gr grassi 0,1 gr 0,2 gr
72,7 gr
(2,2 gr)
58,2 gr
(1,8 gr)
carboidrati
(di cui zuccheri)
2,1 gr
(2,0 gr)
4,2 gr
(4,0 gr)
13,5 gr 10,8 gr proteine 1,4 gr 2,8 gr
1,7 gr 1,4 gr fibre 1,2 gr 2,4 gr
0,01 0,0075 sale (gr) 0,025 0,05

Il valore dei carboidrati indicato nella tabella va adeguato alla dose di quel determinato alimento che il soggetto ingerisce con il pasto. Un soggetto che introdurrà 100 gr di pasta dovrà quindi tenere in considerazione 72-73 gr di carboidrati (e non solo i 2,2gr di zuccheri!); se ne mangerà 80 gr invece i carboidrati saranno 58-59 gr. Parimenti, l’introduzione di 200 gr di zucchine comporta l’assunzione, e quindi il “conteggio”, di 4-5 gr di carboidrati, mentre se il soggetto ne introducesse, ad esempio, 50 gr i carboidrati da considerare ai fini del counting sarebbero 1-2 gr.

Conta e rapporto I/CHO

La somma di tutti i carboidrati che compongono i vari alimenti ingeriti con il singolo pasto determinerĂ  il valore dei carboidrati totali da tenere in considerazione. Tale valore va poi confrontato con il proprio rapporto insulina/carboidrati, che viene calcolato insieme al diabetologo, per ottenere la corretta dose (unitĂ ) di insulina per il bolo preprandiale (al netto di eventuale correzioni per ipo o iperglicemia, le quali si basano sul valore della glicemia di partenza e sul fattore di sensibilitĂ  insulinica).

A titolo esemplificativo, un soggetto con un rapporto I/CHO di 1/10 si somministrerà 1 unità di insulina ogni 10 gr di carboidrati ingeriti, mentre un soggetto con un rapporto I/CHO di 1/15 si somministrerà 1 unità di insulina ogni 15 gr di carboidrati inclusi nel singolo pasto. Ancora, di fronte allo stesso pasto contentente un totale di 90 gr di CHO, il primo soggetto (1/10) andrà quindi a selezionare sulla penna insulinica 9 unità per l’iniezione, il secondo (1/15) invece 6 unità.

Non sempre il calcolo permette di ottenere delle unità precise, a fronte di penne insuliniche precaricate che consentono la selezione solo dell'unità intera (ad eccezione di alcune versioni come le Junior che permettono incrementi di 0.5 U); si può allora arrotondare per eccesso o difetto a seconda della glicemia di partenza preprandiale o delle attività postprandiali.

Esempio

Cena: 80 gr di riso integrale, 150 gr di merluzzo, grissini 30 gr, insalata (lattuga iceberg), una mela.

Il merluzzo e l’insalata hanno un contenuto se non nullo comunque del tutto trascurabile di carboidrati, mentre vanno tenuti in considerazione quelli degli amidi (riso, grissini) e gli zuccheri della frutta (mela). In questo caso, 80 gr di riso integrale apportano un quantitativo di carboidrati pari a 61.9 gr, 30 gr di grissini pari a 19.5 gr, mentre una mela (peso medio: 150 gr) un quantitativo pari a 15 gr. La somma dei carboidrati ingeriti sarà quindi 96,4 gr.

Il soggetto con rapporto 1/10 dovrĂ  somministrarsi come bolo preprandiale 9.6 U (arrotondando 9.5; 96,4 / 10) di insulina, mentre quello con il rapporto 1/15 6.42 U (arrotondando 6.5; 96,4 / 15).


Consigli Utili

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