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La regola del 15: trattamento dell’ipoglicemia lieve-moderata

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Regola del 15
  3. Ipoglicemia e sintomi

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Introduzione

La regola del 15 è un sistema di trattamento da tenere bene a mente per la gestione dell’evento ipoglicemico lieve-moderato (valore di glucosio nel sangue al di sotto dei 70 mg/dL o di 3.9 mmol/L), cosa purtroppo meno infrequente di quanto normalmente si pensi. Tale situazione si sviluppa, nello specifico, nel soggetto in terapia insulinica o in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti, come, ad esempio le sulfoniluree (specie se a lunga durata di azione come la glibenclamide o la clorpropamide).

Le ipoglicemie rappresentano, infatti, il più comune effetto collaterale avverso di molte terapie per il diabete. Dati derivanti da diversi studi (più o meno recenti, come gli studi HYPOS, HYSBERG, SHIP-D, DAWN-2) indicano come le ipoglicemie sintomatiche abbiano, in media, un’incidenza pari a 53 episodi / persona / anno nelle persone affette da diabete mellito tipo 1 e pari a 6-18 episodi / persona / anno nei soggetti con diabete mellito di tipo 2 a seconda della terapia in atto. Diversa l’epidemiologia delle ipoglicemie severe: 9-15 eventi ogni 100 persone / anno nel diabete mellito di tipo 2 e 49 episodi ogni 100 persone / anno nel tipo 1. Più semplicemente, il 16.5% dei pazienti presenta almeno un episodio di ipoglicemia nel corso di un anno.

Regola del 15

Il numero 15, utile a scopo mnemonico, va inteso sia in termini quantitativi che in termini temporali: in caso di ipoglicemia, infatti, è consigliata l’assunzione di 15 gr di glucidi (carboidrati, zuccheri) 1 a rapido assorbimento seguiti dall’attesa di 15 minuti. Al termine di questi ultimi, va nuovamente rivalutata la glicemia con striscia capillare; la lettura della glicemia capillare attraverso glucometro e striscia reattiva è, ad oggi, gold standard nell’autocontrollo di tale valore ematico. Se il valore risulta nuovamente al di sotto dei 70 mg/dL il processo va ripetuto una seconda volta (15 gr di CHO + 15 min). Qualora i valori siano, invece, tornati entro la soglia della normoglicemia (suggerita glicemia > 100 mg/dL o 5.6 mmol/L) viene consigliato di assumere consequenzialmente qualche carboidrato complesso (a lento assorbimento, circa 50 gr) per evitare il ripresentarsi di un episodio ipoglicemico in tempi brevi.

Bisogna prestare attenzione, però, poiché la risoluzione dell’ipoglicemia può essere anche solo temporanea: anche dopo un primo valore di glicemia al di sopra dei 100 mg/dL va in ogni caso eseguita una seconda misurazione dopo ulteriori 15 min. Tale seconda misura deve indicare un valore di glicemia nuovamente superiore a 100 mg/dL nonostante l’assenza di trattamento tra le due misurazioni.

I 15 gr di zuccheri "rapidi" possono essere normalmente assunti ingerendo, ad esempio, 3 bustine/zollette di zucchero, mezza lattina di bibita zuccherata (es. 150 ml di Coca Cola), mezzo bicchiere (100 ml) di succo di frutta, o un classico brick di the freddo da 200ml. I 50 gr di carboidrati “lenti” corrispondono invece ad un pacchetto di crackers, qualche biscotto o ad un frutto.


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Ipoglicemia e sintomi

L’evento ipoglicemico si può presentare, generalmente, in caso di eccessiva somministrazione di farmaco, di somministrazione di farmaco non seguita dall’assunzione del pasto o parte di esso (considerato però nella conta dei carboidrati), intensa attività fisica senza reintegro (fino anche ad oltre 24h dopo l’esercizio fisico), consumo eccessivo di alcolici (specie se non accompagnato da alimenti solidi) o, in alcuni casi, anche semplicemente dopo aver somministrato la terapia seppur in dosi corrette.

L’ipoglicemia è seguita da una risposta dell’organismo, che è principalmente di tipo adrenergico, con sintomi quali: sudorazione, tremore, brividi, parestesie, fame intensa, batticuore, ansia, irritabilità, confusione mentale, difficoltà a parlare, vista annebbiata, capogiro o mal di testa; se non si interviene prontamente, in alcuni casi vi può essere perdita di coscienza (nell’ipoglicemia grave).

La comparsa della sintomatologia è tuttavia legata non solo al valore assoluto della glicemia e alla velocità dell'instaurarsi dell’ipoglicemia, ma anche alla tolleranza individuale e al grado di compenso glicemico del paziente.

Normalmente l’ipoglicemia può essere corretta attraverso l’assunzione di zuccheri semplici, ma talvolta, nei casi più severi (glicemia < 20 mg/dl), è richiesta la somministrazione da parte di una terza persona di un farmaco quale il glucagone (ormone controregolatore), caratterizzato da attività iperglicemizzante (attraverso iniezione intramuscolo con Hypokit o con formulazione in polvere per somministrazione nasale come Baqsimi).




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  1. una quantità di 15 gr di glucosio produce un incremento della glicemia di circa 38 mg/dl entro 20 min dall’assunzione. (Yale JF 2002)

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