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Indice glicemico e carico glicemico: cosa sono e quali alimenti preferire

  1. Indice glicemico: cos’è?
  2. Carico glicemico: cos’è?
  3. Conclusioni

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Indice glicemico: cos’è?

L’indice glicemico descrive la capacità di innalzare la glicemia da parte di un dato alimento.

Questa capacità dipende strettamente dal tipo di carboidrati presenti: maggiore sarà infatti l’indice glicemico di cibi ad alto contenuto di carboidrati semplici a rapido assorbimento (glucosio o brevi polimeri). Il fruttosio e il galattosio hanno un indice glicemico inferiore rispetto al glucosio e lo stesso vale per i polimeri contenenti tali carboidrati.

Il valore è tuttavia influenzato anche da altri fattori, come la cottura prolungata, la lavorazione, la presenza di altri nutrienti quali fibre, proteine, lipidi che generalmente rallentano l’assorbimento dei glucidi, le caratteristiche e le condizioni individuali del singolo. Paradossalmente, un pasto abbondante e ricco di diversi alimenti ha un indice glicemico complessivo inferiore rispetto ad un pasto povero come quantità ma ricco di zuccheri, e questo aspetto sottolinea la rivalutabile importanza di tale numero (indice glicemico, ndr), rendendo più utile l’approfondimento del carico glicemico (vedi dopo). Resta tuttavia importante nel diabetico, in funzione di una disfunzione del sistema insulinico, per evitare un brusco innalzamento e conseguente picco glicemico.

Il valore viene espresso in percentuale, ed ha come metro di paragone uno specifico alimento, generalmente 50 gr di glucosio, al quale è attribuito un valore di 100. La misurazione comparatoria viene effettuata somministrando un diverso alimento contenente lo stesso quantitativo di carboidrati dell’alimento di riferimento, e quindi non la stessa porzione in peso assoluto.

Alimenti

Alimento Indice glicemico
Glucosio 100
Corn flakes 85-91
Popcorn 85-90
Pane bianco 85-90
Patate 65-70
Riso 70
Zucchero bianco (saccarosio) 70
Pane integrale 65
Banane 60
Pizza 60
Miele 60
Tagliatelle (ben cotte) 55

Alimento Indice glicemico
Patate dolci 50
Riso integrale 50
Pasta integrale 50
Ananas fresco 45
Spremuta arancia (senza zucchero) 45
Lattosio 40
Pasta integrale (al dente) 40

Alimento Indice glicemico
Arancia (frutto fresco) 35
Mele (frutto fresco) 35
Yogurt 35
Fagioli 35
Pomodori 30
Latte 30
Fruttosio 20
Peperoni 15
Spinaci 15


Carico glicemico: cos’è?

Il carico glicemico tiene conto anche della quantità di carboidrati presenti nell’alimento. Tale aspetto viene espresso dalla formula: carico glicemico = (indice glicemico x gr CHO) / 100 . Il carico glicemico consiste quindi nella relazione tra l’indice glicemico e la quantità di CHO presenti in un alimento. In parole semplici, l’indice glicemico valuta la qualità dei carboidrati, mentre il carico glicemico ne valuta la quantità.

Il carico glicemico, pertanto, rispetto al solo indice glicemico, ha maggiori risvolti dal punto di vista metabolico. Tiene infatti conto, oltre al tipo dei carboidrati, anche del quantitativo degli stessi, aspetto correlato all’aumento della glicemia e all’insulinemia (increzione dell’insulina in risposta all’aumento glicemico ematico). A prescindere dall’indice glicemico, ciò che aumenta drasticamente la glicemia e l’insulinemia è l’eccesso di carboidrati, quindi di carico glicemico.

La moderazione del carico glicemico trova un’effettiva utilità nella terapia dietetica nei confronti del diabete mellito tipo 2 caratterizzato da insulino-resistenza e, quindi, dall’iperglicemia cronica e consequenzialmente nei confronti di tutte le complicanze annesse quali ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia, emoglobina glicata, rischio CV, nefropatia diabetica, neuropatia diabetica, retinopatia diabetica.

Non bisogna tuttavia trascurare il fatto che, grazie alla sintesi endogena di glucosio da altre fonti attraverso la gluconeogenesi, siano in grado di incrementare la glicemia anche i cibi contenenti proteine (aminoacidi gluconeogenici) e lipidi (glicerolo). Inoltre, amminoacidi e acidi grassi hanno anch’essi capacità di stimolare la secrezione di insulina. Ciò significa che non solo i cibi ricchi di carboidrati, ma anche gli altri, possono aumentare l’insulina circolante (insulinemia).

Conclusioni

Il concetto di indice glicemico e carico glicemico, seppur interessanti ed importanti, devono essere rapportati ai più utili concetti di indice e carico insulinico. Sono questi ultimi due i veri aspetti su cui incidere nell’ambito della terapia dietetica, che va considerata in senso lato, per bersagliare patologie quali il diabete mellito tipo 2 e tutto ciò che accompagna o ne consegue. Lo strumento ideale è infatti mantenere una dieta equilibrata che contenga una giusta ripartizione di macronutrienti principali come carboidrati, proteine e grassi. Inoltre, molti alimenti con indice glicemico basso sono integrali e sono ricchi di fibre, vitamine e minerali importanti, perciò è consigliabile inserirne molti all’interno dei propri pasti. Fondamentale è anche l’aspetto calorico: obiettivo deve infatti essere in primis la diminuzione di peso delle persone in sovrappeso od obese, indipendentemente da una già conclamata patologia diabetica o sindrome metabolica.

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