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Diabete: mellito ed insipido

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Diabete mellito
  3. Diabete insipido
  4. Tavola riassuntiva

Introduzione

Il termine diabete etimologicamente deriva dal greco διαβαίνω (diabàino): "passare attraverso, passare oltre". Tale termine è secondario ad una caratteristica che identifica questa patologia, la poliuria (produzione di urina superiore a 2.5L/die), intesa come passaggio attraverso il filtro renale di solvente e soluti.

Non bisogna tuttavia dimenticare come il termine diabete richiuda al suo interno più patologie, differenti per meccanismo fisiopatologico, le quali possono essere suddivise in due macrogruppi: diabete mellito e diabete insipido.

I termini mellito (da mellus: dolce) ed insipido hanno un ricordo storico. Le prime diagnosi si basavano, infatti, anche sul sapore delle urine. Nel diabete mellito il sapore delle urine, ma anche del sangue, è dolce grazie al glucosio presente (glicosuria), mentre nel diabete insipido il sapore risulta invece acquoso (escrezione di un importante volume di urine composto principalmente da acqua libera e pochissimi soluti).

Diabete mellito

Il diabete mellito, al di là della suddivisione nei vari sottotipi, si caratterizza per un'alterata funzione del sistema insulina, sia essa dovuta ad una carenza assoluta, relativa piuttosto che ad una ridotta sensibilità. La risultante, minimo denominatore comune di tutte le patologie di questo gruppo, è l'iperglicemia, ossia un elevato livello di glucosio nel sangue. Altri sintomi: poliuria e glicosuria, polidipsia, polifagia, calo ponderale, calo del visus, infezioni delle vie urinarie, complicanze come chetoacidosi e coma iperosmolare.

Per approfondire: Diabete mellito: definizione e tipologie

Diabete insipido

Il diabete insipido è una patologia caratterizzata dall'eliminazione di un importante volume di urine composte principalmente da acqua (e pochissimi soluti). L'alterazione endocrina che sottende la malattia è la disfunzione del sistema dell'ADH, ormone antidiuretico (o vasopressina). Tale ormone viene sintetizzato e secreto normalmente dalla neuroipofisi (ipofisi posteriore) in risposta alle variazioni di osmolarità plasmatica (rilevata da osmocettori ipotalamici nei nuclei sopraottico e paraventricolare). Un aumento dell'osmolarità (> 290-300 mOsm/l) determina un'increzione di ADH, una diminuzione (< 280 mOsm/l) determina l'effetto contrario. La secrezione di ADH è controllata anche dalla volemia (barocettori carotidei ed aortici, volocettori atriali), ma il suo ruolo è secondario rispetto al drive osmolare.

L'effetto dell'ADH si esprime a livello renale, più precisamente nel tubulo distale e nel dotto collettore. Il legame dell'ADH con le cellule dell'epitelio tubulare porta all'esposizione apicale di canali per l'acqua, le acquaporine di tipo 2, che, di concerto con le acquaporine di tipo 1 e 7 sempre presenti a livello basale, permettono il riassorbimento di acqua libera dalla preurina. Il risultato sarà l'escrezione di un piccolo volume di urine ad elevata osmolarità (molto concentrate). Si comprende, quindi, come una disfunzione di tale meccanismo porti ad un mancato riassorbimento di acqua libera dalle urine con conseguente eliminazione di un maggiore volume di urine ipo-osmolari (molto diluite), fino a 20 L al giorno.

Segni e sintomi, oltre alla poliuria, comprendono polidipsia, aumento dell'osmolarità plasmatica (> 300 mOsm/l), disidratazione, ipotensione, ipernatriemia (aumento ematico di Na+), talvolta ipokaliemia (diminuzione ematica di K+). Nei bambini può essere presente deficit della crescita e inappetenza. La mancanza di iperglicemia esclude la diagnosi di diabete mellito.

L'alterazione del meccanismo endocrino può avvenire a livello centrale o a livello periferico:


Tavola riassuntiva

diabete mellito diabete insipido
sottotipi tipo 1, tipo 2, gestazionale, altri neurogenico, nefrogenico
deficit endocrino insulina ADH
urine aumentate aumentate, ipo-osmolari
glicosuria + -
polidipsia + +
polifagia + /
glicemia + (iperglicemia) /
osmolarità plasmatica + +
disidratazione +/- +
alterazioni ematochimici iperglicemia, chetonemia ipernatriemia, ipokaliemia

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